Nathalie Guetta svela il suo lato sexy che non ti aspetti: la confessione su Raoul Bova che ha sconvolto i fan di Don Matteo

Da Natalina a icona pop: 5 curiosità su Nathalie Guetta che non sapevi (compreso il segreto su Raoul Bova)

La conosciamo tutti come la mitica Natalina di Don Matteo, quella perpetua un po’ pasticciona che ha conquistato il cuore degli italiani con le sue gaffe e il suo accento francese inconfondibile. Ma chi è davvero Nathalie Guetta oltre il personaggio televisivo che interpreta da oltre vent’anni? Dopo la sua recente apparizione a “Belve”, dove si è raccontata senza filtri a Francesca Fagnani, è esplosa la curiosità attorno a questa attrice fuori dagli schemi che, con il suo iconico “Mi devo sperpetuizzare!”, ha rivendicato un’identità artistica ben più complessa di quella che le è stata cucita addosso nel popolare show televisivo italiano.

Scopriamo insieme cinque curiosità sorprendenti su Nathalie Guetta che vi faranno guardare la celebre perpetua di Don Matteo con occhi completamente diversi, incluso un gustoso retroscena su Raoul Bova che ha fatto impazzire il web dopo la sua rivelazione durante l’intervista televisiva.

La vita da artista circense: quando il circo era la vera casa di Nathalie Guetta

Prima che entrasse nelle case degli italiani nei panni della perpetua più famosa della TV, Nathalie Guetta aveva una vita completamente diversa. A soli 16 anni, la giovane Nathalie intraprese una carriera che ben pochi conoscono: quella di artista circense. Non stiamo parlando di un hobby passeggero, ma di una vera e propria formazione professionale che l’ha portata ad esibirsi come clown in Francia e nei paesi del Benelux.

Nathalie non solo si esibiva nei circhi, ma aveva fatto della clownerie la sua arte principale. Negli anni ’80, la troviamo persino a Napoli dove insegnava l’arte del clown e si cimentava in spettacoli con i burattini, molto prima di diventare un volto noto della televisione italiana.

Il grande pubblico italiano la vide per la prima volta nel 1989, quando si presentò al Maurizio Costanzo Show non come attrice, ma come artista circense, esibendosi in numeri acrobatici che lasciarono il pubblico a bocca aperta. Una versione di Nathalie Guetta che oggi faremmo fatica a riconoscere!

Un dettaglio affascinante della sua carriera è che uno dei primi a notare il suo talento fu nientemeno che Federico Fellini, che nel 1987 le affidò un piccolo ruolo nel film “Intervista”. La sua vera carriera cinematografica iniziò però solo nel 1990, quando Cristina Comencini la scelse per un ruolo nel suo film “I divertimenti della vita privata”, dando il via a quella trasformazione da artista circense ad attrice che l’avrebbe portata, anni dopo, a diventare la nostra amatissima Natalina.

La lotta contro lo stereotipo: “Mi devo sperpetuizzare!” e la ricerca di nuovi ruoli

Se c’è una cosa che l’intervista a “Belve” ha fatto emergere con forza, è il desiderio di Nathalie di essere riconosciuta come attrice a tutto tondo, e non solo come la perpetua di Don Matteo. Con la sua iconica esclamazione “Mi devo sperpetuizzare!”, diventata immediatamente virale, l’attrice ha messo in luce una battaglia personale durata decenni contro la tipizzazione del suo personaggio.

Durante la conversazione con Francesca Fagnani, Nathalie ha rivelato un retroscena sorprendente: gli autori di Don Matteo volevano inizialmente “imbruttirla” ulteriormente, aggiungendo addirittura baffi finti e un porro al suo personaggio. Una proposta che l’attrice ha respinto con fermezza, arrivando a minacciare richieste di “risarcimenti morali” per essere stata relegata esclusivamente a ruoli comici e caricaturali.

“Chiamatemi Nathalie, Natalina non è sexy. Non fa venire a fantasia…”, ha dichiarato durante l’intervista. Una battuta che nasconde una verità più profonda: in 24 anni di carriera televisiva, all’attrice non è mai stata data l’opportunità di interpretare scene romantiche o personaggi con una dimensione sentimentale, limitando così la sua espressione artistica.

Il retroscena su Raoul Bova: la confessione che ha sorpreso tutti

La rivelazione che ha fatto sobbalzare gli spettatori durante l’intervista a “Belve” riguarda proprio uno dei protagonisti maschili della serie. Quando Francesca Fagnani ha chiesto a Nathalie se avesse mai fatto un pensierino su uno dei suoi colleghi di set, in particolare su Terence Hill (Don Matteo) o Raoul Bova (Don Massimo), la risposta dell’attrice è stata sorprendentemente diretta.

“Beh, un pensierino su Raoul Bova l’ho fatto…”, ha confessato con un sorriso malizioso che ha fatto il giro dei social in poche ore. Una rivelazione tanto inaspettata quanto deliziosa, considerando che Nathalie Guetta e Raoul Bova rappresentano due archetipi televisivi completamente opposti nella popolare fiction italiana.

Questo contrasto ha reso la sua “confessione” particolarmente gustosa, trasformandola in uno dei momenti più virali dell’intervista. Un elemento di spontaneità che ha mostrato una Nathalie Guetta inedita, capace di giocare con la propria immagine pubblica e di sovvertire con ironia gli stereotipi che l’hanno accompagnata per tutta la carriera.

La famiglia Guetta: un patrimonio di talenti diversi

Non tutti sanno che Nathalie appartiene a una famiglia ricca di talenti artistici e intellettuali. Il dettaglio più noto è che è sorellastra di David Guetta, uno dei DJ e produttori musicali più famosi al mondo. Durante l’intervista a “Belve”, Nathalie ha parlato del rapporto con il celebre fratello, descrivendolo come molto diverso da lei nelle inclinazioni artistiche.

Ma la famiglia Guetta nasconde altre sorprese. Un altro fratello di Nathalie, Bernard Guetta, è un giornalista politico di spicco in Francia, europarlamentare e intellettuale rispettato. Una famiglia di talenti diversissimi, uniti da un’indubbia creatività che si esprime in forme completamente differenti.

L’attrice è nata dall’unione tra Pierre Guetta, sociologo di origini marocchine, e Francine Bourla, gallerista. Questa dimensione familiare così ricca e variegata getta una luce nuova sulla sensibilità di Nathalie e sulla sua formazione personale, cresciuta in un ambiente evidentemente aperto e non convenzionale che contrasta fortemente con l’immagine pubblica costruita attorno al personaggio di Natalina.

Ballando con le stelle: la rivincita artistica a 60 anni

Nel 2018, a 60 anni, Nathalie Guetta ha dimostrato che l’età è davvero solo un numero partecipando come concorrente a “Ballando con le stelle”. Un’esperienza che, sebbene si sia conclusa con un’eliminazione alla quarta puntata, ha rappresentato per l’attrice un’importante occasione di mettersi in gioco e mostrare al pubblico una versione di sé completamente diversa.

Durante la sua partecipazione al programma Nathalie ha fatto una rivelazione significativa: “Mi hanno detto che ero troppo anziana per i costumi sexy, ma ho ballato lo stesso un tango in body”. Una dichiarazione che evidenzia ancora una volta come l’attrice abbia sempre dovuto combattere contro stereotipi e preconcetti legati all’età e all’immagine.

La partecipazione al popolare show di danza ha rappresentato per Nathalie un’opportunità di uscire dal personaggio di Natalina e mostrare una femminilità e una vitalità che raramente le è stato permesso di esprimere nei suoi ruoli televisivi, aggiungendo un altro tassello alla sua battaglia per “sperpetuizzarsi”.

Oltre Natalina: l’eredità artistica di Nathalie Guetta

L’intervista a “Belve” ha avuto il merito di far emergere una verità importante: dietro la maschera della perpetua più famosa d’Italia si nasconde un’artista poliedrica, con un passato ricco e sorprendente e un desiderio ancora insoddisfatto di esprimere pienamente il proprio talento nel panorama televisivo e cinematografico italiano.

Le rivelazioni di Nathalie Guetta hanno permesso al pubblico di guardare oltre Natalina e scoprire una donna con una storia personale affascinante, che ha attraversato mondi artistici diversissimi: dal circo al cinema d’autore, dalla televisione mainstream alla danza. Il successo virale dell’intervista dimostra quanto il pubblico sia affezionato a questa figura apparentemente secondaria dello spettacolo italiano, ma al contempo desideroso di conoscerla meglio.

Che ci piaccia o meno ammetterlo, Nathalie Guetta è ormai molto più di Natalina: è un’icona pop che, con la sua autenticità e la sua ironia, ci ricorda quanto sia importante non accontentarsi delle etichette che gli altri ci attribuiscono. Il suo messaggio più importante è forse proprio questo: il coraggio di rivendicare, a qualsiasi età, il diritto di essere visti per ciò che siamo davvero, oltre i ruoli che altri hanno scritto per noi.

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