Friedrich Merz: il nuovo cancelliere tedesco tra sfide politiche e stile inconfondibile
Nella scena politica europea, la Germania ha un nuovo protagonista dal profilo unico. Friedrich Merz, leader della CDU, è stato eletto cancelliere della Repubblica Federale Tedesca il 6 maggio 2025, con un’elezione che ha fatto la storia tedesca. Per la prima volta dal 1949, un cancelliere non è stato eletto al primo scrutinio, rivelando le prime crepe in una coalizione già messa alla prova e segnando l’inizio di una nuova era politica per la Germania.
Durante la prima votazione, Merz ha ottenuto 310 voti, mancando per soli sei voti la maggioranza necessaria. Questo insuccesso iniziale è stato attribuito alla presenza di “franchi tiratori” all’interno della sua coalizione, che teoricamente poteva contare su 328 voti. Solo dopo un rapido confronto tra i capigruppo e un appello all’unità , il Bundestag ha proceduto a una seconda votazione in cui Merz ha finalmente ottenuto 325 voti favorevoli, superando la soglia necessaria.
Il “Calcolatore”: un’immagine politica distintiva
Merz porta con sé uno stile che lo distingue nettamente dai suoi predecessori. Soprannominato “Der Rechner” (il calcolatore) dalla stampa tedesca, il nuovo cancelliere è conosciuto per il suo approccio tecnocratico e la sua formazione da economista, elementi che caratterizzano fortemente la sua visione politica.
La sua predilezione per un linguaggio diretto e talvolta provocatorio ha contribuito a creare un’immagine pubblica che divide l’opinione pubblica tedesca. Secondo un sondaggio di Forschungsgruppe Wahlen pubblicato ad aprile 2025, solo il 38% dei tedeschi lo considera un leader capace di unire il paese, mentre il 52% apprezza la sua “chiarezza nel comunicare decisioni difficili”.
La stabilità economica come priorità nazionale
La carriera di Merz è stata fortemente influenzata dalla sua formazione economica e dalla sua esperienza nel settore finanziario. Durante la campagna elettorale, ha più volte citato l’iperinflazione della Repubblica di Weimar del 1923 come monito contro politiche fiscali eccessivamente espansive.
“Chi ignora le lezioni della storia è condannato a ripeterle”, ha dichiarato durante un dibattito televisivo con Marcel Fratzscher, presidente del DIW Berlin. “L’equilibrio fiscale non è un’opinione politica, è una necessità matematica.”
La sua fissazione per la stabilità finanziaria si riflette anche nelle prime misure annunciate: un ambizioso piano di taglio alla burocrazia che prevede l’eliminazione di circa 400 regolamenti governativi entro i primi 100 giorni di governo. Secondo uno studio della Fondazione Bertelsmann, questa semplificazione potrebbe generare risparmi stimati in 25 miliardi di euro all’anno per l’economia tedesca.
Politica estera e sicurezza energetica nell’era Merz
Il nuovo cancelliere ha già annunciato che le sue prime visite ufficiali saranno a Parigi, Varsavia e Kiev, per riaffermare il ruolo centrale della Germania nella politica europea e il suo sostegno all’Ucraina. La sua elezione ha ricevuto congratulazioni da leader europei come la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola e la presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen.
Sul fronte della sicurezza energetica, tema dominante del dibattito politico tedesco degli ultimi anni, Merz ha definito le politiche energetiche precedenti come “un’autostrada senza uscita” – una metafora diventata virale sui social media. Durante un discorso al Bundestag nell’aprile 2025, ha delineato la sua strategia: “Non possiamo scegliere tra sicurezza energetica e sostenibilità ambientale, dobbiamo garantire entrambe. E questo richiederà decisioni pragmatiche, non ideologiche.”
La sfida generazionale: riconquistare i giovani elettori
Uno degli ostacoli più significativi per Merz sarà recuperare il consenso tra i giovani elettori. Secondo i dati delle elezioni europee del 2024, il sostegno alla CDU/CSU tra gli elettori sotto i 30 anni è sceso al 22%, ben al di sotto della media nazionale del partito.
La professoressa Ursula Münch, direttrice dell’Accademia per l’Educazione Politica di Tutzing, ha analizzato questo fenomeno in un recente studio: “La generazione Z tedesca percepisce Merz come rappresentante di un’era politica che non risponde alle loro preoccupazioni principali: crisi climatica, disuguaglianza sociale e futuro del lavoro nell’era digitale”.
Per affrontare questa sfida, il cancelliere ha annunciato l’istituzione di un “Consiglio del Futuro”, un organismo consultivo composto da giovani tra i 18 e i 25 anni che riferirà direttamente alla cancelleria. “I giovani non devono solo essere ascoltati, devono essere coinvolti attivamente nella definizione delle politiche che plasmeranno il loro futuro”, ha dichiarato durante la cerimonia d’insediamento.
Estremismo e frammentazione: le tensioni politiche attuali
Una delle sfide più urgenti per il governo Merz sarà affrontare l’ascesa dell’Alternative für Deutschland (AfD), che ha raggiunto percentuali preoccupanti in diversi Land tedeschi, specialmente nell’est. Secondo il politologo Karl-Rudolf Korte, “il declino del consenso della CDU sotto la leadership di Merz è direttamente correlato alla sua incapacità di presentare un’alternativa convincente all’AfD sui temi dell’immigrazione e della sicurezza”.
Le principali sfide del governo Merz:
- Stabilizzare l’economia e ridurre la burocrazia
- Recuperare il consenso tra i giovani elettori
- Contrastare l’avanzata dell’estrema destra
- Definire una nuova politica energetica sostenibile
- Mantenere la coesione di una coalizione eterogenea
Comunicazione politica: un nuovo approccio
Diversamente dai suoi predecessori, Merz ha adottato un approccio più diretto nel rapporto con i media. Durante un summit dell’UE nel 2024, ha criticato pubblicamente l’uso dei social media per la diffusione di notizie non verificate, affermando che “la democrazia ha bisogno di un giornalismo serio, non di algoritmi che premiano la polarizzazione”.
Il professor Frank Brettschneider dell’Università di Hohenheim ha commentato: “Merz utilizza un linguaggio che risuona in modo più autentico rispetto alla comunicazione altamente controllata di Angela Merkel o alla cautela di Olaf Scholz. Questo può essere sia un vantaggio che un rischio in tempi di crescente polarizzazione”.
Tradizione e innovazione: il futuro della Germania sotto Merz
Il nuovo cancelliere rappresenta, per molti versi, un ritorno a valori più tradizionali nel panorama politico tedesco. Dopo 16 anni di era Merkel, caratterizzati da pragmatismo e centrismo, e il breve intermezzo di Scholz, Merz incarna una visione più classicamente conservatrice dell’economia e della società .
“La Germania ha bisogno di riforme, non di rivoluzioni”, ha dichiarato nel suo discorso inaugurale. “Il nostro modello sociale ed economico ha garantito prosperità e stabilità per generazioni. Non dobbiamo reinventarlo, ma adattarlo alle sfide del XXI secolo.”
Secondo un’analisi dell’Istituto per la Ricerca Economica di Monaco (IFO), l’approccio economico di Merz “potrebbe riportare la Germania a tassi di crescita superiori alla media europea entro il 2027, a condizione che le riforme strutturali annunciate vengano effettivamente implementate”.
Con un’Europa in continua trasformazione e sfide globali sempre più complesse, Friedrich Merz si trova a guidare la più grande economia del continente in un momento cruciale. Se le sue politiche economiche pragmatiche e il suo stile di leadership distintivo saranno sufficienti a navigare queste acque turbolente, solo il tempo potrà dirlo. Una cosa è certa: la Germania sotto Merz sarà profondamente diversa da quella a cui gli europei si erano abituati negli ultimi due decenni.
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