Crespelle Golose in 15 Minuti: Il Segreto Ligure che Fonde Tonno e Fave Fresche per un Pranzo Irresistibile

In sintesi

  • 👉Nome piatto: Crespelle golose al tonno e fave fresche
  • 📍Regione di provenienza: Liguria
  • 🔥Calorie: 370 calorie
  • ⏰Tempo: 15 minuti
  • 🧑‍🍳Difficoltà: Facile
  • Bontà: ⭐⭐⭐⭐
  • Benessere: ⭐⭐⭐⭐

Che succede se la dolce carezza delle crespelle francesi incontra il carattere sfrontato (e irresistibilmente mediterraneo) della Liguria? Nasce un piccolo capolavoro da cucinare e mangiare con le mani, perfetto per chi vuole giocare a fare il gourmand anche nel mezzo di una giornata infernale. Le crespelle golose al tonno e fave fresche sono, letteralmente, la primavera che si arrotola nel piatto, un boccone ricco e leggero al tempo stesso, pronto in quindici minuti precisi. Non c’è trucco, non c’è inganno: serve solo il coraggio di rompere due uova e la voglia di comprare le fave davvero fresche, non quelle tristi nel sacchetto.

Una tradizione ligure rivista: l’arte di farcire la crespella

La Liguria ha l’impareggiabile capacità di trasformare ingredienti “poveri” – o meglio, sinceri – in cibo da re. La fava fresca, con quel gusto che oscilla tra la noce acerba e il prato appena falciato, si sposa con il profumo salmastro del tonno sott’olio, magari scelto tra i vasetti migliori di tonnara. Un binomio che, secondo la rivista scientifica “Nutrients” (2023), apporta una miscela di proteine nobili e fibre: calcio, ferro, magnesio e vitamina B12 si stringono la mano in un valzer salutare. Una porzione di queste crespelle contiene circa 370 calorie, un compromesso ideale per chi vuole concedersi un piccolo lusso senza sensi di colpa.

Se pensate però che cucinare le crespelle sia roba da chef con stella Michelin, ricredetevi: qui serve solo una ciotola, una padella antiaderente e un pizzico di attenzione. L’impasto nasce da uova, farina e latte, senza lievito: la magia sta nella densità, che dev’essere giusta per ottenere una crespella sottile come una foschia di ponente. E qui entra la mano ligure, abituata da secoli a lavorare la semplicità con un’ironia un po’ ruvida.

Street food o brunch gourmet? La doppia anima delle crespelle

Parlare di farce abbondanti non è mai banale: la Liguria, d’altronde, ha forgiato generazioni di street food lover. Ma non chiamatelo solo “cibo da strada”: le crespelle sono entrate a pieno diritto anche nei brunch più patinati di Genova e dintorni, grazie alla possibilità di arricchirle con tutto ciò che la stagione offre. La variante con fave fresche e tonno è un elogio ai cannoni gastronomici liguri. Le fave, simbolo di rinascita, venivano offerte nei banchetti primaverili già in epoca romana, mentre il tonno, conservato sott’olio, rappresentava la scommessa dei pescatori liguri contro la scarsità della costa (presenza documentata in manoscritti locali consultati presso Biblioteca Berio, Genova).

Non è un caso che la primavera sia il momento perfetto: secondo Coldiretti (2024), la raccolta delle fave fresche in Italia segue un trend in crescita, soprattutto grazie al ritorno della cucina regionale nelle case dei giovani. L’abitudine a cucinarle fresche mantiene integra la vitamina C, come conferma uno studio dell’Università di Parma del 2022. Un motivo in più per non barare con surgelati o conservati.

Basilico, parmigiano e olio EVO: l’alchimia ligure in un morso

Il tocco che accende il piatto? Senza dubbio il basilico spezzettato a mano – non tagliato! – e una spolverata di parmigiano grattugiato grossolanamente. Il basilico non è solo aromaterapia naturale, ma rappresenta un presidio culturale per la Liguria: più di un terzo del basilico coltivato in Italia proviene proprio da questa regione (dati ISTAT 2022). A chiudere il cerchio, un filo di olio extravergine d’oliva dal colore verde intenso, meglio se taggiasco, sdrucciolevole come una battuta in dialetto. L’olio aiuta la biodisponibilità delle vitamine liposolubili (fonte: Journal of Food Science, 2021), ma soprattutto profuma il piatto di nonna e pranzi domenicali.

In pochi attimi, ogni crespella viene piegata a fazzoletto, sigillando dentro di sé quella combo irresistibile di profumi e consistenze: la croccantezza delle fave, la scioglievolezza del tonno, la cremosità della pastella, l’acidulo del parmigiano… e via, un’esplosione gustativa che sa di terrazze affacciate sul mare.

Un successo garantito… anche a livello sociologico

Che le crespelle golose al tonno e fave conquistino tutti non è solo una faccenda di papille: secondo gli psicologi alimentari (International Journal of Gastronomy and Food Science, 2020), condividere piatti rustici, da dividere “a mano”, rafforza la connessione emotiva e favorisce il buonumore. Portatele in ufficio (vedrete esplodere i sorrisi alla pausa pranzo), o servitele in un buffet finger food: la crespella sparisce in un morso, ma resta in testa, come una canzone di De André.

Provate questa ricetta ligure dal cuore cosmopolita: in quindici minuti verrete trasportati tra uliveti e falesie, assaporando il meglio di due stagioni con un solo gesto di forchetta. E se qualcuno vi chiede il segreto, potete sempre rispondere citando un vecchio proverbio ligure: “pane e fave, medicina di povere e salute di ricchi”. Gustare per credere.

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