Scopri perché continui a rimandare le cose e la psicologia della procrastinazione
Hai mai notato come, anche quando hai una scadenza importante in arrivo, ti ritrovi a riorganizzare il cassetto dei calzini per la terza volta o a guardare video di gattini su TikTok? Se questa situazione ti suona familiare, benvenuto nel mondo della procrastinazione!
La procrastinazione: più di quanto sembri
Circa il 95% delle persone procrastina di tanto in tanto, con un 20% che lo fa cronicamente, secondo il professor Piers Steel dell’Università di Calgary. Sorprendentemente, la procrastinazione non è solo una questione di pigrizia o cattiva gestione del tempo. Fuschia Sirois, esperta di psicologia, la definisce come un “fallimento dell’autoregolazione emotiva”, una strategia per alleviare l’umore negativo nel breve termine.
Il campo di battaglia emotivo del procrastinatore
Le ricerche di Tim Pychyl dell’Università di Carleton dimostrano che, quando procrastiniamo, stiamo effettivamente tentando di gestire i nostri stati d’animo, piuttosto che il tempo. Il nostro cervello tende a favorire la gratificazione immediata rispetto ai benefici futuri, un comportamento ben radicato nei meccanismi di regolazione emotiva.
Gli archetipi del procrastinatore: trova il tuo!
- Il Perfezionista: Teme di non raggiungere standard altissimi e per questo rimanda.
- L’Evitatore: Fugge dal fallimento o dal successo.
- L’Adrenalinico: Aspetta l’ultimo minuto per la scarica di adrenalina.
- Il Sovraccarico: Dice sì a tutto, finendo per non fare nulla.
Comprendere il “lo farò domani”
L’Università di Ruhr-Bochum, attraverso studi di neuroimaging guidati da Erhan Genç, ha scoperto che i procrastinatori cronici spesso presentano un’amigdala più grande, che li rende più sensibili alle conseguenze negative. Inoltre, secondo il Dr. Hal Hershfield, percepiamo il nostro sé futuro come un’altra persona, facilitando così il rinvio al “te” di domani.
Le conseguenze meno visibili della procrastinazione
Sebbene sia chiaro l’impatto negativo della procrastinazione sulla produttività, essa influenza anche la felicità e la salute. Le ricerche mostrano una correlazione significativa tra procrastinazione cronica, stress e benessere psicologico ridotto.
Strategie efficaci per combattere la procrastinazione
- La Tecnica dell’Azione Minima: Riduce la resistenza all’inizio di un compito.
- Il Metodo Pomodoro: Gestione efficace del tempo attraverso il lavoro a blocchi.
- Implementazione delle Intenzioni: Piani “Se-Allora” per smettere di procrastinare.
- Frammentazione in Micro-compiti: Riduce il sovraccarico emotivo suddividendo compiti complessi.
- Sistema delle Ricompense: Incrementa la motivazione con piccole ricompense.
La potenza del “fare adesso”
Dopo un’interruzione, servono in media 23 minuti per riacquistare la piena concentrazione, sostiene la Dott.ssa Gloria Mark. Questo evidenzia quanto sia cruciale iniziare subito e senza distrazioni.
Sfrutta il “trucco dei 5 minuti”
L’effetto Zeigarnik ci mostra che una volta iniziato un compito, siamo più propensi a portarlo a termine, grazie alla memoria che mantiene attivo il ricordo dei compiti iniziati.
Da procrastinatore a produttivo: un viaggio possibile
La procrastinazione non è un difetto immutabile; è un comportamento che possiamo modificare. Le ricerche indicano che piccoli cambiamenti quotidiani conducono a trasformazioni significative. Non c’è momento migliore del presente per iniziare!